La tradizione della festa di San Martino in Salento
9 Novembre 2021La festa di San Martino è molto amata , sentita e festeggiata in tutta Italia. Non v’è regione dove non si festeggi San Martino in accordo naturalmente con le tradizioni locali. Il santo in questione è San Martino di Tours, un famoso soldato misericordioso che, ricordiamo, decise di dividere il suo mantello a metà per aiutare un mendicante e coprirlo dal freddo intenso. All’indomani dal gesto, San Martino ritrovò il suo mantello perfettamente intatto, motivo per cui prese la decisione di convertirsi al Cristianesimo. Oggi San Martino è ricordato come il santo della carità cristiana e della condivisione. Non a caso la sera di San Martino si organizzano cene e banchetti sotto il segno della convivialità- Ma non solo. Nello stesso periodo dell’anno, anche il mondo pagano, rurale e contadina ha sempre colto l’occasione per dar vita ad un momento di festa. Il 12 novembre era abitudine di festeggiare la chiusura dell’anno contadino, con banchetti allestiti per festeggiare i buoni raccolti avuti nell’anno appena concluso. I festeggiamenti erano anche l’occasione per augurarsi un nuovo anno ancor più fertile, ricco e propizio. In tale occasione, si servivano ottimi cibi e si aprivano le anfore in vino che contenevano il vino nuovo. Di qui l’abitudine di festeggiare San Martino con del buon vino novello.
La tradizione della festa di San Martino in Salento
In Salento per San Martino ci si riunisce tutti a casa in famiglia per dar vita a ricchi banchetti solitamente a base di prodotti tipici salentini: vi si trova abbondante carne arrostita, carne cotta in pignata e verdure locali. Non mancano la frutta secca, le caldarroste, le pittule ed ovviamente il vino novello. Le pittule sono deliziose frittelline tondeggianti di pasta di pane, fritte in olio bollente. Si tratta di un piatto tipico salentino semplicissimo e pur tuttavia irresistibile, buono per tutta la famiglia e molto gradito anche ai bambini. Le pittule sono l’antipasto dei giorni di festa e si preparano a San Martino così come per l’Immacolata, la vigilia di Natale e per Capodanno, insomma nei momenti festivi e di grande convivialità familiare. Tra le varianti tipiche delle pittule troviamo quelle al baccalà, quelle al cavolfiore e quelle alla pizzaiola, con capperi, olive e pomodorini. Per quanto riguarda il vino novello, si tratta di un vino giovane, stappato ed aperto proprio per l’occasione. Il vino invece è un vino nuovo, non invecchiato, preparato a settembre e stappato già a novembre, di qui il nome vino “novello”. In dialetto leccese lo si chiama mieru e non deve mai mancare sulla tavola di San Martino. Solitamente accanto al vino novello fa anche capolino qualche bottiglia dei migliori vini del Salento, oltre ai tipici liquori del Salento per concludere la serata.