I contadini del Salento: una storia tutta da scoprire

I contadini del Salento: una storia tutta da scoprire

23 Luglio 2021 1 Di Ilaria
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Il Salento che la maggior parte di noi conosce oggi è quello delle spiagge accoglienti, del mare limpido, delle feste patronali e della gastronomia schietta e genuina, a base di prodotti pugliesi di qualità. Ma c’è molto altro. Se pensate che il Salento sia una terra a vocazione marinara, vi sbagliate. I veri protagonisti del passato di quest’angolo di Puglia tra Adriatico e Jonio sono i contadini del Salento. Instancabili lavoratori che trascorrevano gran parte delle loro esistenze nei campi, badando alle greggi, coltivando la terra e raccogliendo alcune tra le più rare e gustose erbe spontanee della zona. Ma come vivevano davvero i contadini del Salento? I musei della civiltà contadina presenti in zona ce ne danno tangibile testimonianza. Facciamo dunque un breve viaggio nel passato.

I contadini del Salento traevano sostentamento dalla terra. Ecco in che modo

Come detto, i Salentini usavano lavorare nei campi in quanto questo incantevole angolo di Puglia era (e per certi versi è tutt’ora) una terra a vocazione prettamente agricola e contadina. La terra era il “pane quotidiano” per i contadini del Salento. Era lei a dare sostentamento ad intere famiglie e dalla terra si traeva il cibo per l’alimentazione quotidiana di tutta la famiglia. Dal grano recuperato da terra dopo la sua raccolta e dopo la bruciatura delle stoppie (che non a caso prende il nome di grano arso), alle erbe spontanee del Salento, sino ai frutti che la terra offriva generosamente, quali fichi, agrumi, mandorle…. Carne e pesce erano un lusso, ai tempi, mentre la frisa pugliese, che oggi conosciamo quasi in versione “gourmet”, sdoganata ed esportata in tutto il mondo come alimento simbolo dell’estate pugliese, altro non era che un semplicissimo pane. Un pane secco, da portare nei campi durante le interminabili giornate di lavoro, al termine delle quali, spesso, non si faceva nemmeno ritorno a casa. Un pane da reidratare e gustare all’occorrenza, facile da trasportare e poco soggetto a deteriorarsi nel tempo. Gustare oggi i sapori autentici del Salento come i citati grano arso e frise significa anche, in qualche modo, conoscere la loro storia.

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Altri mestieri, altre usanze, altre storie. Non solo contadini

Ma i contadini del Salento non erano gli unici protagonisti di questa terra. Provate a visitare un museo della civiltà contadina. Troverete testimonianza tangibile di tanti altri mestieri. Come quello del fabbro, del cestaio, del maniscalco, del carpentiere, dello stagnino, del falegname, ma anche del barbiere, del sellaio e del calzolaio. Quanti mestieri! A proposito del cestaio, la tradizione della lavorazione del giunco è molto antica in Salento. Qui, i giunchi abbondavano, specie a ridosso dell’acqua. Ed i giunchi si usavano per dar vita a cesti pensati per usi differenti: dalle antiche fiscelle per la ricotta e, appunto, la giuncata (che oggi sono tutte in plastica!), ai panari, i classici cestoni usati in campagna per raccogliere le olive o, all’occorrenza, per trasportare qualche attrezzo. E che dire delle nasse, realizzate a mano dai pescatori, e calate sul fondo del mare per la pesca di piccoli pesci?

E le donne?

Anche le donne, nella storia di questo Salento rurale fatto di lavoro e fatica, rivestivano un ruolo cruciale. Si pensi al loro ruolo nella raccolta delle olive, attività svolta per eccellenza dalle raccoglitrici, e lo stesso dicasi per il lavoro nei campi di tabacco, svolto proprio dalle tabacchine. E che altro? Le donne del Salento erano abili nel ricamo: eccellevano, in particolare, nella lavorazione al tombolo, uno strumento tradizionale di forma cilindrica usato per dar vita a preziosi e delicatissimi ricami. Anche l’arte dell’intaglio si tramandava di madre in figlia. Ma non possiamo non menzionare la cucina: davanti alle antiche cucine in ghisa, le salentine erano abili nel preparare i piatti tipici della tradizione pugliese, avvalendosi delle più belle e resistenti pentole in terracotta che ancora oggi è possibile acquistare in terra di Puglia. Indistruttibili!

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Dove trovare i musei della civiltà contadina in Salento

Potremmo proseguire ancora a lungo nel racconto della vita di questi contadini del Salento e delle loro famiglie, ma vi consigliamo di visitare uno dei musei della civiltà contadina del Salento, per toccare con mano gli strumenti e gli attrezzi di un passato che in fondo non è ancora così lontano.

Ecco dove trovare i musei della civiltà contadina in Salento

  • a Tuglie, presso palazzo Ducale
  • a Ruffano, presso palazzo Pasanisi
  • a Giuggianello, in via Roma
  • a Casarano, in via Pendino
  • a Calimera trovate il Museo della Civiltà Grika
  • a Nardò, presso il castello di Acquaviva