Taralli pugliesi: ricetta, varianti, curiosità, segreti

Taralli pugliesi: ricetta, varianti, curiosità, segreti

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Taralli pugliesi: tante ricette per un prodotto autenticamente buono e sfizioso

I taralli pugliesi sono un piccolo snack tondeggiante ben noto e gradito anche lontano dalla regione Puglia. Forse avrete modo di assaggiarli nella loro versione più “autentica” durante una vacanza in Puglia. Forse, invece, conoscete solamente la versione che avete avuto modo di assaggiare nella vostra città, acquistata forse in un grande supermercato. Beh, c’è una certa differenza. E non solo: anche tra varianti, ricette e trucchi, i taralli pugliesi non sono sempre gli stessi ed hanno molto da raccontare. Scopriamo dunque qualcosa di più su questi prodotti tipici pugliesi. 

Taralli pugliesi bolliti: parola d’ordine tradizione

Quando sentite parlare di taralli bolliti, potreste rimanere leggermente stupiti. Cosa c’entra un processo come la bollitura con i taralli? I taralli si preparano in forno! Ebbene la risposta è “ni”. E’ vero che i taralli pugliesi vanno cotti in forno, ma non tutti sanno che prima vanno bolliti in acqua per qualche istante, poi posati su un canovaccio, lasciati asciugare una notte e infine cotti in forno! Questa è la ricetta tradizionale e classica dei taralli pugliesi, che dunque possiamo tranquillamente chiamare taralli pugliesi bolliti.

Taralli pugliesi bolliti: ingredienti

  • mezzo kg di di farina 00
  • 100 millilitri di acqua
  • 150 millilitri di olio pugliese EVO
  • 125 ml di vino bianco secco pugliese
  • q.b. di sale fino
  • semi di finocchio ma anche curcuma o altre spezie che desiderate (il finocchio è il sapore classico).

Taralli pugliesi bolliti: preparazione

Impastate tutti gli ingredienti, portate l’impasto sul piano di lavoro, formate dei cordoncini con le mani (diametro un centimetro), chiudete il tutto a tarallini, bollite il tutto in acqua salata. Quando vengono a galla toglieteli con una schiumarola e posateli su un canovaccio. L’indomani accendete il forno a 180 gradi e cuoceteli per 30 minuti.

Una variante di questi taralli pugliesi è senza vino. Vi assicuriamo che il vino non si sente, ma se non vi piace l’idea di usarlo, potete anche toglierlo dalla ricetta. Ne otterrete, in fatto di taralli pugliesi, una ricetta facile e ancora più veloce. Il risultato sarà sempre quello di taralli pugliesi friabili, fragranti e golosi.

Taralli pugliesi senza bollitura: una proposta veloce ma ugualmente sfiziosa!

Anche se la tradizione prevede che per preparare i taralli ci voglia del tempo e della pazienza, in quanto tra la preparazione, la bollitura e la cottura in forno è necessario impiegare praticamente due giorni, oggi molti forni e panifici propongono anche in Puglia versioni veloci e semplificate dei taralli. Nascono dunque così i taralli pugliesi senza bollitura. Si prepara l’impasto, si realizzano i taralli e si cuociono direttamente in forno. Più veloci, ugualmente buoni, forse leggermente meno fragranti, ma ugualmente irresistibili!

Taralli pugliesi Bimby: parola d’ordine, poche mosse, risultato top!

La tradizione resta, il tempo va avanti! E dunque ecco che in molte cucine italiane fanno capolino innumerevoli robot da cucina, tra cui il famoso Bimby. Un robot di ultima generazione che promette e mantiene grandi cose. Tra le ricette Bimby più amate in Puglia vi è naturalmente quella dei taralli pugliesi. Come si preparano i taralli pugliesi Bimby? Ecco la ricetta:

Ingredienti dei taralli con il Bimby

  • 500 grammi di farina zero
  • 100 grammi di olio pugliese EVO
  • mezzo cubetto di lievito
  • 100 grammi di vino bianco secco pugliese
  • 180 grammi di acqua
  • 10 grammi di sale
  • 1 cucchiaino colmo di deliziosi semi di finocchio

Preparazione con il Bimby

  • Si comincia mettendo tutti gli ingredienti nel boccale e impastando in modalità spiga per due minuti. In questa fase dovrete aggiungere anche i semi di finocchio, ma se non vi piacciono potete farne a meno.
  • Spostatevi sul piano di lavoro, formate dei cordoncini con le mani dal diametro di un centimetro, quindi chiudete i cordoncini dando la forma dei taralli
  • Fate bollire in una pentola dell’acqua salata alla quale avrete aggiunto un cucchiaio di olio pugliese EVO
  • Sbollentate i taralli, che devono venire a galla, come gli gnocchi
  • Toglieteli con una schiumarola e posateli su un canovaccio
  • L’indomani accendete il forno a 180 gradi e cuocete i taralli per mezz’ora
  • Fateli raffreddare bene prima di metterli in una scatola ermetica o sacchettino per alimenti.

Taralli pugliesi scaldati: cosa si intende?

Si sente spesso parlare, soprattutto in Puglia, di taralli pugliesi scaldati. Ma in che senso scaldati? Che cosa significa scaldati? E’ presto detto. Altrove, in particolare in Sicilia, i taralli prendono anche il nome di scaldatelli. Esistono gli scaldatelli siciliani, calabresi, ma anche pugliesi. Se qualcuno dovesse norminarvi gli scaldatelli di Cerignola o gli scaldatelli di Manfredonia, saprete dunque di che si tratta: dei classici taralli pugliesi, sbollentati in acqua e poi cotti in forno!

Taralli dolci: per chi al dolce non sa dire di no

Infine, spendiamo due parole su una variante dei taralli pugliesi molto amata dai più: i taralli dolci sono disponibili in Puglia in innumerevoli varianti golose: taralli dolci glassati, taralli dolci allo zucchero, taralli dolci alle mandorle pugliesi, taralli dolci al cioccolato e via dicendo. Non fate mancare mai un pacchetto di taralli pugliesi dolci in dispensa: sono l’ideale per un dopocena rilassante, da abbinare ad un buon amaro pugliese e anche come merenda dei bambini.